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La liquidità dormiente nel tuo conto corrente spesso rappresenta una mancata opportunità di gestire bene il proprio risparmio.

In questo articolo approfondisco come gestirla al fine di farla fruttare grazie a investimenti mirati, senza vincoli di tempo e a costi contenuti.

Da mesi tenere il denaro fermo in conto è diventato un onere da non sottovalutare, con il ritorno di un’inflazione galoppante, che ha eroso e tutt’ora erode il valore dei nostri risparmi, giorno dopo giorno.

Conseguenze dell’inflazione sulla liquidità dormiente

Per domare l’inflazione la banca centrale europea ha aumentato i tassi di interesse, portando a un aumento del costo di mutui e finanziamenti, arrivato in questo ultimo anno a livelli che non si vedevano da oltre 10 anni. Questo, tuttavia, ha portato anche un cambiamento positivo, seppur maturato in modo più lento.

Ci ha riportato la possibilità di ottenere dei rendimenti interessanti dalla liquidità ferma in conto corrente, attraverso l’investimento in strumenti finanziari a basso rischio, a costi di gestione contenuti o nulli (escluse eventuali commissioni di acquisto e/o vendita) e spesso senza vincoli temporali di mantenimento.

In questo modo riusciamo a guadagnare qualcosa che contribuisce a contrastare la perdita di valore del nostro denaro causata dell’inflazione.

Gli strumenti per investimenti a breve termine della liquidità dormiente 

Gli strumenti a disposizione sono principalmente tre:

  • Titoli di stato: sono titoli di debito emessi da un governo o da una banca centrale. Sono considerati investimenti tra i più sicuri. Con l’aumento dei tassi di interesse le vecchie emissioni hanno subito degli importanti cali di valore e ancora oggi si trovano diverse occasioni a “sconto” che permettono guadagni più che discreti agevolati anche dalla tassazione ridotta al 12,50%, rispetto alle obbligazioni emesse da aziende, i cui rendimenti sono tassati al 26%. Va inoltre considerato che non hanno costi di gestione annui.
  • ETF monetari: sono fondi comuni di investimento passivi (senza un gestore e con costi molto contenuti) che replicano l’andamento di titoli di stato e/o altri strumenti finanziari a breve termine. Offrono rendimenti a volte anche leggermente superiori ai titoli di stato, ma sono comunque considerati investimenti sicuri. La tassazione dei guadagni di questi etf dipende da quali titoli replicano. Può partire per alcuni dal 12,50% per arrivare in altri al 26%.
  • Conti deposito: sono conti bancari che offrono un rendimento fisso sul deposito, che di norma è più elevato se si accettano dei vincoli sulle tempistiche di investimento. Se si decide di disinvestire prima della scadenza spesso si perde il guadagno accumulato. I rendimenti sono assoggettati all’imposta del 26%.

Come scegliere lo strumento adatto per noi?

Nella scelta dello strumento, è importante considerare diversi fattori, tra cui:

  • Liquidità: è la possibilità di poter liquidare l’investimento rapidamente e a costi contenuti (nel caso di titoli di stato ed etf vanno verificati quindi i volumi di scambio in borsa dello strumento e più elevati sono e minore è lo spread denaro/lettera, ovvero il differenziale tra il prezzo di acquisto e vendita, che rappresenta un costo implicito, che va a sommarsi alle commissioni di acquisto e vendita, addebitate dal proprio intermediario.
  • Costi: è importante considerare i costi di gestione, di negoziazione e di tassazione dello strumento, cercando ove possibile il meno costoso.
  • Tassazione: i rendimenti sono tassati in modo diverso a seconda dallo strumento da cui derivano, per cui vi può essere un impatto più che doppio della tassazione a seconda che derivi, ad esempio, da un titolo di stato o da un conto deposito.

Un vantaggio da considerare nell’investimento della liquidità in titoli di stato con scadenze brevi è la possibilità di usarli in strategie di recupero delle minusvalenze.

Di per sé comunque tenere i propri risparmi tutti in conto corrente non è una scelta adatta a chi ha degli obiettivi di medio lungo termine (come, a puro titolo di esempio, mettere da parte un capitale a sostegno della futura pensione, o per ritirarsi dal lavoro anticipatamente, o, ancora, per poter sostenere il percorso di studi dei propri figli…).

L’investimento dei nostri risparmi, per poter essere veramente essere di aiuto nel contribuire al raggiungimento dei nostri obiettivi, va organizzato considerando le loro tempistiche, oltre al nostro personale grado di sopportare le oscillazioni dei mercati finanziari.

Vuoi rivedere la tua gestione finanziaria? Ti aiuto io!

Se sei abituato a tenere in conto corrente buona parte dei tuoi risparmi, ti consiglio vivamente di riflettere se sia proprio indispensabile lasciarli lì, o se non sia il caso di rivedere la tua gestione finanziaria, mettendo quello che hai al servizio dei tuoi obiettivi.

Se credi sia arrivato il momento di fare ordine nell’organizzazione dei tuoi risparmi, per pianificare e attuare una strategia di investimento efficace, che ti aiuti a concretizzare i tuoi obiettivi, posso affiancarti in questo processo, passo dopo passo, lavorando per te e con te, senza nessun conflitto di interesse.

Contattami per sapere come. Il primo colloquio è sempre gratuito. Ti spiegherò come lavoro, quali sono i vantaggi che la mia consulenza ti può offrire e ti darò già un preventivo di costo. Scrivimi a info@lindaleodari.it.

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